Prima rata Inps Contributi Fissi Artigiani e Commercianti rinviata dal 17 maggio al 20 agosto
Con messaggio n. 1911 di ieri l’Inps ha disposto il differimento dei contributi previdenziali Inps dovuti da Artigiani e Commercianti in scadenza il 17 maggio 2021 al 20 Agosto 2021.
Perché è stata prevista la proroga?
Al fine di ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’articolo 1, commi 20-22 bis della legge 30 dicembre 2020 n. 178 ha disposto, per l’anno 2021, l’esonero parziale della contribuzione previdenziale e assistenziale dovuta dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti iscritti alle gestioni autonome speciali dell’Inps e alle casse previdenziali professionali autonome, nel rispetto di precise condizioni.
In attesa della pubblicazione ufficiale del decreto interministeriale che dia concreta attuazione alle disposizioni relative al cosiddetto “anno bianco previdenziale” è stato disposto il differimento della prima rata dei contributi previdenziali in scadenza lunedì 17 maggio 2021. Il pagamento slitta al 20 agosto 2021.
In cosa consiste la misura concessa?
In base alla bozza del decreto sarà concessa una riduzione dei contributi dovuti, nella misura massima di 3.000 euro. Tale importo potrà essere ridotto nel caso di insufficiente stanziamento di fondi in bilancio rispetto alle istanze che perverranno.
L’agevolazione riguarda solamente i contributi fissi, sono esclusi gli eventuali contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale, da liquidarsi in sede di dichiarazione dei redditi.
Quali sono i requisiti, ad oggi, previsti per la riduzione?
- Calo del fatturato e corrispettivi del 2020 non inferiore al 33% rispetto al 2019;
- Reddito complessivo di lavoro o derivante dall’attività che comporta l’iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro nel 2019 (occorre fare riferimento al reddito dichiarato nel quadro RR del modello Redditi 2020 anno d’imposta 2019);
- Non essere titolari di contratto di lavoro subordinato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità;
- Non essere titolari di pensione diretta, con l’unica eccezione prevista della pensione di invalidità;
- Essere in regola con la contribuzione pregressa;
- Non aver superato l’importo individuale di aiuti concedibili indicati nella sezione 3.1 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza Covid-19” di cui alla Comunicazione della Commissione Europea marzo 2020 e succ. modifiche ed integrazioni.
Le condizioni dovranno essere tutte rispettate.
Come fare per ottenere la riduzione?
Sarà necessario presentare all’Inps domanda di accesso al beneficio entro il 31 luglio 2021, tramite un’apposita procedura telematica che verrà in seguito rilasciata, nella quale dovrà essere autocertificato il possesso di tutti i requisiti richiesti.
Cosa accade dopo aver presentato l’istanza?
Dopo aver effettuato una prima verifica preliminare, l’Inps potrà accogliere o meno la domanda:
- Istanza non accolta: in tal caso il 20 agosto occorrerà versare sia la prima che la seconda rata dei contributi fissi, senza alcuna riduzione né maggiorazione.
- Istanza accolta: occorrerà attendere che l’Inps effettui i conteggi di capienza relativamente al rapporto tra le domande accolte e l’importo stanziato in sede di manovra, per determinare quale sia l’effettivo beneficio riconosciuto a ciascun soggetto. Una volta determinato l’importo, l’Inps comunicherà l’importo dei contributi dovuti relativamente alle rate uno e due (in scadenza il 20 agosto 2021) e alla rata tre (in scadenza a novembre 2021). La rata quattro in scadenza a febbraio 2022 sarà, invece, dovuta in misura piena.
Collaboratori familiari o soci
Il beneficio è esteso anche ai collaboratori familiari e ai soci di società. In tal caso il calo di fatturato dovrà essere verificato in capo all’azienda dalla quale nasce la necessità di iscrizione all’Inps dell’artigiano o commerciante.