Via libera al decreto Sostegni
"Una risposta significativa alle povertà, al bisogno di imprese e lavoratori: parziale, ma il massimo possibile con questo stanziamento".
E’ così che è stato presentato dal Premier Draghi il decreto Sostegni.
In attesa della sua pubblicazione, attesa per la prossima settimana, presentiamo una panoramica di alcune novità, da approfondire a pubblicazione avvvenuta:
1. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER PARTITE IVA
L’articolo 1 del DL “Sostegni” prevede un contributo a fondo perduto per tutti i soggetti che abbiano subito un calo di almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 rispetto al quello del 2019.
Vediamo nel dettaglio le principali disposizioni:
BENEFICIARI:
soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario
SOGGETTI ESCLUSI:
- soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto
- soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo la data di entrata in vigore del decreto
- enti pubblici di cui all’art. 74 del TUIR
- intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’art. 162-bis del TUIR
REQUISITI:
- ricavi o compensi nel periodo d’imposta 2019 non superiori a 10 milioni di euro
- avere avuto una riduzione del fatturato e dei corrispettivi nell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto al fatturato e corrispettivi nell’anno 2019 (tale requisito non è richiesto per le partite IVA attivate dal 1° gennaio 2019)
IMPORTO DEL CONTRIBUTO:
Per calcolare l’importo spettante occorrerà confrontare il volume d’affari del 2020 con quello del 2019, dividendo il risultato per 12 mesi dell’anno. Ottenuta questa base di calcolo si applicheranno le seguenti percentuali diverse a seconda della fascia dimensionale:
- 60% – fatturato del 2019 fino a 100 mila euro
- 50% – fatturato del 2019 tra 100.001 e 400mila euro
- 40% – fatturato del 2019 da 400.001 a 1 milione;
- 30% – fatturato fino a 5 milioni;
- 20% – fatturato fino a 10 milioni.
Esempio:
Ipotizziamo un soggetto che nel 2019 ha avuto un fatturato di 100.000 euro e nel 2020 un fatturato di 50.000 euro. Il contributo verrà calcolato in questo modo:
Si calcola innanzitutto la base di calcolo: 100.000 – 50.000 = 50.000/12mesi = 4.166,67
A tale base di calcolo si applica la percentuale corrispondente alla fascia dimensionale (60% in questo caso) = 4.166,67 * 60% = 2.500 euro
A fronte di una perdita di 50.000 € verrà erogato un contributo di € 2.500.
QUANDO VERRA’ EROGATO?
La presentazione delle domande avverrà attraverso la piattaforma messa a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate, indicativamente a partire dal 30 marzo 2021. Le modalità di presentazione delle domande arriveranno con un provvedimento del direttore dell’Agenzia ed i primi pagamenti dovrebbero partire dall’8 aprile.
2. STRALCIO DELLE CARTELLE
E’ previsto uno stralcio delle cartelle fino a 5mila euro iscritte a ruolo tra il 2000 e il 2010 compreso (e non al 2015 come previsto inizialmente) purché il debitore abbia un reddito 2019 fino a 30mila euro.
Sono, inoltre, sospesi i pagamenti e le notifiche di nuove cartelle esattoriali fino al 30 aprile.
3. NUOVE SCADENZE PER RATE ROTTAMAZIONE E SALDO E STRALCIO
Per le quattro rate 2020 che l’ultima proroga aveva spostato al 1° marzo scorso ci sarà tempo per saldare quanto dovuto fino al prossimo 31 luglio.
Per le rate in scadenza nel 2021 (1° marzo, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio) ci sarà la possibilità di effettuare il pagamento entro il 30 novembre 2021.
In entrambi i casi è previso un margine di tolleranza di cinque giorni entro i quali i pagamenti effettuati saranno considerati validi e non causeranno la decadenza delle definizioni agevolate.
4. SCONTO SULLE SANZIONI DI AVVISI BONARI
E’ prevista la definizione agevolata per gli avvisi bonari da controllo automatico delle dichiarazione dei redditi e Iva relative ai periodi d’imposta 2017 e 2018.
In cosa consiste? Possibilità di mettersi in regola versando il solo importo dei tributi e evitando il versamento di sanzioni e somme aggiuntive
Beneficiari: titolari di partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del DL Sostegni che nel 2020 hanno avuto un calo del fatturato maggiore del 30% rispetto all’anno precedente
Modalità di adesione: la proposta di definizione agevolata arriverà direttamente sulla casella PEC degli operatori economici più danneggiati o tramite lettera raccomandata. Se il contribuente destinatario della proposta di definizione, decide di accettare la stessa, dovrà versare il dovuto entro i termini ordinari previsti per il pagamento delle somme dovute a seguito dei controlli fiscali automatizzati.
In caso di mancato pagamento, in tutto o in parte, delle somme dovute alle scadenze previste, la definizione agevolata decade e verranno applicate le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione.
Definizione agevolata per gli anni 2017 e 2018 |
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Somme oggetto di definizione agevolata | Imposte dovute a seguito di avvisi di irregolarità periodi d’imposta 2017 e 2018 |
Soggetti ammessi | Titolari di partita IVA con una riduzione del volume d’affari nell’anno 2020 maggiore del 30% rispetto a quello del 2019 |
Vantaggi | Abbattimento sanzioni e somme aggiuntive |
Modalità adesione | Accettazione proposta inviata dall’Agenzia delle Entrate e pagamento del dovuto entro i termini ordinari previsti |
5. BLOCCO LICENZIAMENTI
Doppio binario per i licenziamenti:
- stop ai licenziamenti per motivi economici per tutti fino al 30 giugno
- dal 1° luglio al 31 ottobre: stop licenziamenti economici solo per le imprese che utilizzano le nuove 28 settimane di cig Covid-19 e per il settore agricolo.
E’ previsa una deroga a tale norma in tre casi: cessazione definitiva dell’impresa; fallimento; accordo collettivo di incentivo all’esodo.